Un sindaco ha deciso di regalare le cuffiette di Apple a tutti i ragazzi tra i 12 e i 17 anni che faranno la prima dose di vaccino anti Covid, ma le polemiche non mancano.
Non si batte il Covid e non si esce dalla pandemia se non si fanno i vaccini, anche ai ragazzini. E’ l’idea della maggior parte degli scienziati, ma non anche della maggior parte dei genitori (e dei ragazzini stessi), che ancora hanno molti dubbi sull’opportunità o meno di fare prima e seconda dose anche ai minorenni. Qualcuno, però, ha deciso di “stimolare” la vaccinazione tra i più piccoli con un allettante incentivo: un paio di Apple AirPods.
L’idea è venuta ad un sindaco, anzi ad una sindaca, che si è messa in testa di vaccinare il più possibile e il prima possibile i suoi cittadini tra i 12 e i 17 anni. La sindaca in questione è Muriel Bowser e la città che governa è Washington D.C., la capitale politica degli Stati Uniti. La Bowser ha quindi scelto di premiare direttamente i ragazzi che si sottopongono alla prima dose di vaccino regalando loro un paio di cuffiette di Apple, ma non solo: c’è anche una lotteria legata alla vaccinazione e ci sono premi anche per i genitori che portano i figli a farsi vaccinare. Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Funzionerà?
AirPods in cambio del vaccino: come funziona
Il piano messo a punto dalla sindaca Bowel, annunciato su Twitter con l’hashtag #TakeTheShotDC, prevede che i ragazzi tra i 12 e i 17 anni che ancora non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino possano scegliere tra un paio di AirPods o un buono regalo da 51 dollari.
Alla persona maggiorenne che accompagna il minore, invece, andrà il solo buono regalo. Tutti i ragazzi partecipanti all’iniziativa, poi, potranno vincere una borsa di studio del valore di 25.000 dollari, un iPad e altre cuffiette. L’iniziativa è partita sabato 7 agosto alle 10 del mattino e proseguirà fino a esaurimento delle scorte di premi.
Le reazioni sui social
Come era facile pronosticare, il tweet della sindaca di Washington ha scatenato decine di risposte e, anche questo era facile immaginarlo, non tutte sono di apprezzamento.
C’è chi scrive “Questo si chiama ricatto. Che schifo“, oppure “Tutto ciò è spaventoso“, o ancora “Pedofili e rapitori di bambini usano la stessa tattica” e, infine, c’è chi ironizza dicendo che “Quelle AirPods sono false“.
Commenti a parte, però, resta il fatto che la sindaca Bowel ha molto chiaro come convincere i ragazzi a fare ciò che chiede loro: regalargli un gadget tech tra i più ambiti in assoluto tra i giovani americani.