Yahoo! confesses yet another violation against its users occurred in August 2013. Involved also 150,000 accounts of the U.S. Government
Yahoo! has been targeted by hackers so many times that it is now difficult to keep count. The latest admission concerns an attack that took place in 2013 that involved more than a billion users, an impressive number of people, twice as many as the attack suffered by hackers in 2014, which has been in the public domain for some time now.
Pretty much (almost) everything was stolen from this billion users: name, email, phone number, date of birth, password hash, security questions and their answers (encrypted and unencrypted). Yahoo! assures that among the stolen information are not included, however, the number of current account and credit card. A relief for this avalanche of users. Yahoo! sostiene che le due violazioni sono due episodi non collegati tra loro, come per dire che dopo il 2013 ha tentato di rafforzare le sue misure di sicurezza, ma che gli hacker sono comunque riusciti a violare nuovamente i loro sistemi. Un problema di sicurezza informatica non da poco, insomma.
Yahoo! in pessime acque per l’attacco hacker
Il problema non riguarda solo la reticenza (quanto meno apparente) di Yahoo! di fronte a questi attacchi. Tra gli utenti vittima del furto di email Yahoo!, infatti, ci sono oltre 150.000 impiegati governativi e militari americani le cui informazioni – nomi, password, numeri di telefono, domande di sicurezza, date di nascita e indirizzi e-mail di backup – sono nelle mani dei cyber criminali dal 2013. Si tratta di dati che consentono ai servizi segreti di altri paesi di identificare i dipendenti governativi e di influire negativamente sui loro account privati e sul loro lavoro. Stiamo parlando di persone che ricoprono, o hanno ricoperto, posizioni importanti.
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Governo americano vittima del furto di email
Parliamo di account che appartengono a membri dello staff della Casa bianca – attuale e precedente – a deputati del Congresso e del loro entourage, a funzionari della National Security Agency e della CIA, all’ufficio del direttore della National Intelligence e a ogni settore delle forze armate degli Stati Uniti. L’elenco continua perché tra gli utenti coinvolti in questa ennesima violazione dei server Yahoo! ci sono anche responsabili di primo piano dell’FBI e parecchi agenti speciali che operano fuori dagli Stati Uniti, ambasciatori e diplomatici in Paesi come Pakistan, Siria e Sud Africa, IT manager dell’NSA (agenzia di sicurezza nazionale statunitense), il capo di un gruppo dell’Intelligence Air Force e un responsabile delle risorse umane della CIA. Chi si chiede perché personaggi di spicco del Governo degli Stati Uniti avessero un account su Yahoo!, è presto detto: era una soluzione di backup nel caso l’accesso alla loro posta elettronica fosse, per qualche motivo, impossibile da raggiungere.
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Yahoo! at the center of the eye of the storm
The uncertain future of Yahoo!
Yahoo! asking its users to change their passwords today makes one smile a bit, but that’s actually what it advised years after the attack. The breach of the data of more than a billion people, including more than 150,000 government employees, in addition to the 500 million users hacked in 2014, are episodes will have extremely serious repercussions for Yahoo! which is on the hook for acquisition by Verizon. The company’s stock, predictably, is plummeting on the stock market.