Introduced in 2012, they were systematically ignored by users. Today the European Union is thinking about new strategies to defend the privacy of Internet users
The European Union has gone back on its decision. According to some rumors filtering from Brussels, the continental leaders would like to remove the obligation for website operators to ask users’ consent for the use of tracking and third-party cookies.
These are, to be clear, the text boxes that usually appear at the top of the screen, in which there are some sentences about informed consent and privacy protection of Internet users in the European Union. A praiseworthy initiative, but unable to obtain concrete results: they have always been considered a mere “disturbance” by most surfers, who end up closing the banner or clicking on the consent without really reading what the text says. Motivo per il quale i legislatori europei hanno deciso che è arrivato il momento di cambiare (nuovamente) strategia.
Nuova normativa sulla privacy online?
L’agenzia Reuters è entrata in possesso di un documento su una nuova legge sulla sicurezza online proposta dall’Unione Europea. Le nuove regole dovrebbero, a quanto pare, essere molto più severe su come le aziende di messaggistica debbano gestire i dati degli utenti e anche mettere fine all’obbligo dei siti di chiedere il permesso di trasmettere i cookie sui computer di chi li visita. Se, invece, un utente ha già autorizzato l’invio dei cookie tramite le impostazioni del browser, allora non ci sarà l’obbligo di ulteriori richieste.
Fonte foto: redazione
Le impostazioni del browser che autorizzerebberp i gestori dei portali a “trattare” i dati degli utenti
Cosa sono i cookie?
I cookie – per chi ancora non li conoscesse – sono dei semplici file di testo che un sito invia al computer di un utente per memorizzare informazioni relative alla sua visita e per offrirgli delle impostazioni personalizzate al successivo accesso. Visto da questo punto di vista è, tutto sommato, un sistema che migliora l’esperienza di navigazione online. Il rovescio della medaglia è che esistono cookie più o meno “ghiotti” di informazioni che, talvolta, rappresentano un rischio per la privacy: sanno molte, spesso troppe cose su di noi, con lo scopo di mostrarci pubblicità mirate (nella migliore delle ipotesi). Da qui la legge approvata dall’Unione Europea che ha portato alla comparsa di questi banner che tutti i siti mostrano per chiedere la nostra autorizzazione all’invio di cookie sul computer.
Fonte foto: Redazione
Banner informativo sulla privacy
UE cambia rotta?
L’UE si deve essere resa conto che questa soluzione non funzionava poi così bene: gli utenti, infastiditi, li accettavano pur di togliersi dalla vista questi banner. Non è ancora chiaro quale sia la strategia che sta, o ha già escogitato, l’Europa per difendere la nostra privacy. Una portavoce della Commissione europea, infatti, a domanda diretta di un giornalista di Reuters ha rifiutato di commentare le molle legislative future. Ha solo fatto sapere che stanno rielaborando la normativa sulla protezione dei dati che entrerà in vigore nel 2018 e che semplificherà il “problema” dei cookie. Chi non vuole avere niente a che fare con i cookie ha comunque, già adesso, tutti gli strumenti per rifiutarli, anche senza aspettare le mosse della Commissione Europea. Basta andare nelle impostazioni del browser e decidere, anche per ogni singolo siti, se accettarli, non accettarli, accettarli solo per un certo periodo e per quale sito. Insomma, la sorte dei “biscottini” dipende da noi.
Come difendere la privacy online
Diversi i trucchi che è possibile mettere in atto per difendere i propri dati mentre si naviga. Cliccando sull’immagine si potranno leggere i nostri consigli per mettersi al riparo da sguardi indiscreti.
Fonte foto: Shutterstock
Preoccupati per la vostra privacy online? Ecco alcuni semplici trucchi per mettersi al riparo da sguardi indiscreti